L’ Anfiteatro Morenico d’Ivrea è il più grande d’Europa e per risalire alla sua formazione bisogna ripercorrere le ere geologiche fino ad arrivare al Quaternario: fu allora che il ghiacciaio Balteo avanzò verso la pianura trasportando i sedimenti che lì sarebbero rimasti dopo la sua regressione.
In Val d’Aosta, invece, il ghiacciaio modellò quello che sarebbe stato il percorso della Dora Baltea.
In provincia di Torino, incastonato nell’Anfiteatro Morenico d’Invrea, sorge la cittadina di Chiaverano: qui la storia è quella delle prime popolazioni che, da cacciatori qual erano, si trasformarono in agricoltori, dando origine ai primi insediamenti che, con il passare del tempo, si sarebbero trasformati storicamente nei paesi che oggi conosciamo.
Questa lenta e progressiva trasformazione è testimoniata dalla presenza di fortificazioni e chiese che ancora oggi si integrano perfettamente con l’ambiente naturale.
Di questo felice connubio ne fa parte il lago Sirio, compreso fra i Cinque laghi d’Ivrea, riconosciuto dalla Regione Piemonte come zona di rilevante interessante ambientale.
Il lago Sirio, compreso tra i comuni di Chiaverano ed Ivrea, non ha corsi d’acqua che sfociano in esso, per cui si ipotizza che venga alimentato da sorgenti subacquee, è il più grande fra i cinque laghi (gli altri sono il Pistono, Nero, di Campagna e San Michele) ed è balneabile: questo ha costituito lo sviluppo di attività turistiche con la presenza di aree di campeggio, punti di ristorazione e strutture sportive.
A questo punto è facile comprendere come Chiaverano sia diventato un vero e proprio laboratorio turistico ambientale tanto che, in collaborazione con la rivista di fotonaturalismo Oasis, ospita il Premio Internazionale di Fotografia Naturalistica Oasis Photo Contest arrivato alla sua 13° edizione (termine per l’iscrizione: 28 febbraio 2017).