Il 20 dicembre del 2014, durante una ricognizione aerea scientifica tedesca sull’Antartide orientale, è stato rilevato un cratere del diametro di circa due chilometri dovuto presumibilmente all’impatto con una meteora.
Il cratere da impatto è di dimensioni doppio a quello doppio del Barringer Meteor Crater in Arizona. Le analisi tecniche dicono che il cratere scoperto in Antartide potrebbe risalire a 25 anni fa.
I ricercatori tedeschi erano in Antartide per raccogliere nuovi dati sulla formazione del supercontinente Gondwana: partendo in aereo dalla base belga Principessa Elisabetta, hanno dovuto deviare dalla rotta prestabilita per un guasto al sistema radar di bordo arrivando, così, alla scoperta fortuita del cratere.
A questa scoperta si aggiunge lo scetticismo di altri scienziati per i quali il diametro del cratere non è compatibile con le dimensioni dell’oggetto che lo avrebbe creato: come regola generale si stabilisce che la meteora deve essere 10 – 20 volte più piccola del diametro del cratere e, quindi, in questo caso la meteora avrebbe avuto almeno 100 metri di diametro: incompatibile con gli impatti più recenti (e documentati) sulla Terra.