Nel 1970, nell’oasi di En – Gedi (Israele), gli archeologi trovarono una pergamena risalente all’incirca al 612 a.C.
In quel sito, tra il 700 a.C. ed il 600 d.C., prosperava un’antica comunità ebraica, la fine di essa è testimoniata dai resti dovuti ad un grande incendio. Tra questi resti una cassa contenente rotoli in pergamena ( o in pelle d’animale) carbonizzati.
I rotoli, data la loro condizione, non potevano essere manipolati pena la loro stessa disintegrazione.
La tecnologia ha però permesso la lettura di uno di questi rotoli (i quali, similmente ai “Rotoli del Mar Morto, prendono il nome di “Rotoli di En- Gedi) che, presubilmente, tratta parte del Levitico nella Bibbia ebraica.
Dapprima si è utilizzata una scansione a raggi X micro – computerizzata (Micro – CT) per evidenziare un eventuale testo scritto al suo interno. Quindi si è proceduti ad una scansione con risoluzione sempre più alta. Ciò, pur consentendo di rilevare strati d’inchiostro, dava sempre come risultato un testo illeggibile.
A questo punto si è ricorso ad una complessa analisi digitale chiamata virtual unwrapping.
Nel video seguente le fasi di utilizzo di questa particolare tecnologia.