L’estate scorsa in Siberia alcuni pastori di renne scoprirono dei misteriosi crateri giganti di cui non si supponeva l’esistenza.
Ad essi si aggiunsero, attraverso la visione di immagini satellitari, altri crateri circondati da strutture geologiche circolari più piccole.
I crateri si trovano in una zona compresa tra la penisola di Yamal e quella vicino alla penisola di Taimyr.
È l’origine di questi crateri (di cui due, nel frattempo, si sono trasformati in laghi) che preoccupa gli scienziati; molti di loro pensano che siano stati generati da esplosioni di gas ad alta pressione (metano o biossido di carbonio) rilasciati dallo scioglimento del permafrost originato, a sua volta, dal cambiamento climatico che ha innalzato la temperatura atmosferica.
Naturalmente il fenomeno desta preoccupazione perché può avvenire ovunque vi siano fonti di gas naturale soggette allo scioglimento del permafrost, anche in zone più popolate come in Alaska e Canada nord-occidentale.