Potrebbe diventare lo spunto per la sceneggiatura di un film – clone dell’Esorcista o Le Streghe di Salem la scoperta dello scheletro di una bambina, sepolta a faccia in giù del team del Pontificio Istituto di Archeologia Cristiana ( dite che non vi viene in mente il nome di padre Merrin, l’esorcista protagonista del film omonimo?).
Lo scheletro, non ancora datato attraverso il metodo del radio –carbonio ma probabilmente risalente al tardo medioevo, è stato ritrovato durante gli scavi presso una chiesa cimiteriale della città di Albenga (Savona).
Il tipo di sepoltura, cioè con il viso rivolto verso il basso, non è inusuale ma presente nella storia di molte società nel mondo: si seppellivano in questa maniera assassini oppure donne accusate di stregoneria. Quello che rende particolare la sepoltura di Albenga è sia per la giovane età della sfortunata vittima (da un primo esame dello scheletro si pensa che abbia avuto al massimo tredici anni) e, soprattutto, non si spiega il perché essendo stata una strega – bambina sia stata sepolta vicino ad una chiesa e cioè in un terreno consacrato.
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