La Lone Star (Ambylomma Americanum) è una particolare specie di zecca comune nel sud degli Stati Uniti e la loro diffusione, e pericolosità per le malattie che possono trasmettere, è stato oggetto di una recente ricerca sul loro comportamento nutrizionale.
Jerome Goddard, entomologo della Mississippi State University si è offerto come volontario, insieme a sua moglie ed altre dieci persone, come cavia per il “pranzo” delle zecche.
Naturalmente gli insetti utilizzati sono stati certificati come esenti da malattia, ma avere una ventina di zecche sul braccio che si nutrono di sangue non deve essere un’esperienza facile (al meno per coloro che sono deboli di stomaco).
La ricerca, comunque, era finalizzata a conoscere gli effetti del morso della zecca sul corpo umano: alcuni dei volontari hanno riscontrato una reazione quasi immediata con prurito e presenza di vescicole sulla pelle, segno dell’aggressività di questo tipo di morso.
I medici, dietro all’analisi di questi risultati, potranno diagnosticare meglio la causa di morsi sulla pelle dei loro pazienti (causa non sempre diagnosticata correttamente) e studiare la profilassi per le malattie trasmesse dalle Lone Star.
Tra i virus che le zecche possono trasmettere ve ne uno in particolare che ha effetti pericolosi per il cuore ed un’allergia per le carni rosse (qualche buontempone aggiunge che la zecca “aiuta” a diventare vegetariani).
In Italia, per nostra fortuna, le “Stelle solitarie” non sono presenti. Con questo non vuol dire che, girovagando lungo i sentieri dei nostri boschi, non possiamo essere attaccati dalle zecche. Ed è per questo motivo che bisogna seguire alcune accortezze sia per prevenire che per curare l’attacco di una zecca.
Nel box seguente un utile vademecum pubblicata dall’Azienda per l’Assistenza Sanitaria n.3 Alto Friuli