I “vampiri” di Drawsko Pomorskie

Lo scheletro  di una donna con una pietra alla gola rinvenuto a Drawsko
Lo scheletro di una donna con una pietra alla gola rinvenuto a Drawsko

 

Alcune delle  antiche sepolture risalenti  al XVII secolo, rinvenute nei pressi  della città di Drawsko Pomorskie (Polonia) nel  periodo che va dal 2008 al 2012, hanno suscitato una certa perplessità tra i ricercatori per la modalità con la quale venivano  sepolti  alcuni  individui: alcuni  di questi  scheletri presentavano delle falci, oppure delle pietre (vedi  foto) poste sulla loro  gola.

Questo era una sepoltura rituale destinata a non far “resuscitare” persone ritenute vampiri quando erano in vita.

In precedenza gli archeologi hanno pensato che tale trattamento fosse destinato ad individui  esterni  alla società ospitante.

In seguito, attraverso l’analisi  dello  smalto dentale di  alcuni  scheletri e il loro contenuto mineralogico, si è arrivati  alla conclusione che tutti  gli  scheletri  appartenevano  alla stessa comunità e che, quindi, quel particolare tipo  di  sepoltura doveva essere dovuto  ad un altro  fattore.

Questo  fattore è da ricercare in un’epidemia di  colera che si  sviluppò in quell’area appunto  nel XVII secolo: allora era sconosciuto  il fatto che il colera si  diffondeva attraverso  le acque inquinate da qualche tipo  di  Vibrio cholerae.

Di  conseguenza, ignorando  le cause naturali  della malattia, si  dava la colpa ad un qualcosa di indefinito  e soprannaturale, per cui  era meglio premunirsi affinché  i morti non uscissero dalle loro tombe per cercare nuove vittime: ed è questo  il motivo delle sepolture “anti – vampiro” di Drawsko Pomorskie.

 

[mappress mapid=”12″]

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *