Nuove scoperte archeologiche dal Lago di Tiberiade

La notizia della scoperta di una struttura megalitica nei fondali del Mare di Galilea (Lago  di  Tiberiade), ha scatenato la fantasia di chi  immaginava di trovarsi davanti  ai  resti  della civiltà di  Atlantide.

Lago di Tiberiade
Lago di Tiberiade (Fonte Nasa)

Pur restando un mistero sull’origine dei  costruttori è, ovviamente, tutto  da ricondurre all’archeologia classica e non a tesi di  fantarcheologia.

La scoperta si è avuta dieci  anni fa quando, appunto  nel 2003, indagini  sonar nella porzione sud-ovest del mare ne ha rilevata la presenza.

La struttura è a forma di  cono, la composizione è fatta da massi e basalti  grezzi e non sono presenti  elementi  naturali.

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Per similitudine è stata fatta un’associazione con  Khirbet Kerak (in fonti  talmudiche citato come Bet Yerah) – struttura megalitica risalente alla seconda metà del III millennio (Bronzo  Antico) – ipotizzando, quindi,  una datazione risalente alla stessa epoca Si  dovrà aspettare in ogni  caso il risultato  di  altre indagini  subacquee allo  scopo  di  trovare manufatti per una datazione più precisa.

Anche la Bibbia riporta la notizia di antiche vestige megalitiche: nel Deuteronomio (3,11) si parla del “letto di  ferro” di un gigante: il re Og di  Basan: <<Era il solo  rimasto di  tutti  gli  altri  Refaim, ed ecco il suo letto, letto di  ferro, è proprio lì,  a Rabba dei  figli  di  Ammon, lungo nove braccia e largo  quattro braccia, di  braccia d’uomo>>.

Rabba era la capitale degli Ammoniti (l’odierna Amman in Giordania) e l’episodio si riferisce alla conquista del regno di Basan da parte israelita. Fu nel 1918 che l’archeologo tedesco Gustav Dalman scoprì nei pressi  di Amman un dolmen le cui caratteristiche sono quelle descritte nella Bibbia nell’episodio sopra riportato. Altri monumenti simili sono frequenti in Palestina specie nella Giordania orientale.

 

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