I “vortici oceanici”.

260716

 

Anche l’oceano  ha i  suoi  “buchi neri”, cioè vortici dal  diametro  fino  a150 chilometri che, come i  “cugini” che abitano  l’universo, sono  circondati  da una fascia coerente di  fluido in movimento  (il vortice) che li  separa dall’ambiente circostante, cioè il resto  dell’oceano.

I vortici  più studiati  son  stati  quelli denominati  come gli  “anelli  di Agulhas” (Sudafrica) dal  luogo  dove hanno origine per spostarsi in seguito  a nord.

L’acqua, intrappolata all’interno  dei  vortici ne conserva soprattutto  la salinità che, in prossimità dei  ghiacci  artici, ne può ridurre lo scioglimento.

Essendo  i  vortici  oceanici  ancora oggetto  di studio, soprattutto per quanto  riguarda la loro origine, ogni  riferimento ad un possibile loro  meccanismo  sugli  effetti  climatici, va interpretato  come ipotesi  scientifica.

Altra cosa è la pseudoscienza: qualcuno, riferendosi  alla similitudine con i buchi  neri, non ha esitato  a parlare di “cinture fotoniche” che intrappolerebbero tutto al loro  interno:  forse riferendosi  al famigerato  “Triangolo  delle Bermude”.

 

 

 

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