La nuova “corsa dell’oro” si terrà nel profondo cosmo, dove alcuni asteroidi di diverse dimensioni sono ricchi di oro e di altri metalli pregiati: delle vere e proprie miniere viaggianti.
Come, ad esempio, 2011 UW-158 l’asteroide largo poco più di 500 metri il cui nucleo sembra custodire la bellezza di novanta milioni di tonnellate di platino per il valore corrispettivo di 5.000 miliardi di euro.
Naturalmente estrarre metalli preziosi nello spazio non è la stessa cosa che farlo sulla Terra: non per questo l’idea spaventa alcuni “visionari” (estremamente ricchi) come il co-fondatore di Google Larry Page e il regista James Cameron.
I due, nel 2010, hanno fondato la società Planetary Resources con lo scopo di lanciare satelliti progettati per estrarre i minerali preziosi dagli asteroidi.
Pura fantasia e spreco di denaro?
Eppure Google e film come Avatar ci dicono propri il contrario: fare investimenti su quello che oggi sono solo idee domani, chissà, potrebbe essere il nuovo Klondike.