<<L’Italia, il “paese del sole”, famoso in tutto il mondo per il suo clima dolce e temperato, è stato bersagliato negli ultimi anni da una successione di eventi meteorologici estremi che hanno provocato centinaia di vittime e danni ingenti. La distribuzione stagionale delle piogge nel Bacino del Mediterraneo sta progressivamente mutando: una conseguenza dell’effetto serra e del riscaldamento globale, secondo gli esperti della Commissione intergovernativa sui cambiamenti climatici dell’ONU>>.
Questa è l’introduzione dell’articolo “Un Paese di alluvionati” scritto dalla giornalista Cristina Valsecchi per il mensile scientifico “Le Scienze”.
Alla luce dei recenti avvenimenti alluvionali registrati in Italia, si potrebbe pensare che il riferimento dell’articolo sia quello di una attuale e tragica cronaca: purtroppo saremo in errore in quanto l’articolo è stato pubblicato nell’autunno dell’anno duemila e cioè quattordici anni fa.
Questo vuol dire che i fenomeno meteorologici di cui si discuteva allora sono quelli di oggi e, probabilmente, ancor più intensificati nella loro gravità.
A parte quei cicli climatici che sono valutabili in ere e non nell’arco di una generazione, il co-imputato delle devastazioni (e forse anche l’unico colpevole) è sempre ed unicamente l’uomo.
Mettendo in disparte quello che ci è più vicino, e cioè un insensato sfruttamento dell’ambiente unito ad una deficitaria tutela del territorio in Italia, a livello mondiale i ritardi e le colpevolezze non sono da meno: basta guardare il video della NASA, realizzato attraverso gli strumenti a bordo del satellite Orbiting Carbon Observatory, per comprendere come l’inquinamento atmosferico (soprattutto l’accumulo di CO2) sia ad un livello pericoloso.
Da notare che la concentrazione massima si ha nell’emisfero nord e cioè quello occupato dal Nord America, Asia ed Europa: cosa accadrà quando anche il sud del mondo raggiungerà lo standard di vita a cui noi oggi siamo abituati?
La speranza è che per allora la cronaca di un articolo scritto quindici anni prima rimanga solo storia.