Il nord dell’America è stata terra d’immigrazione nel passato da parte di popolazioni provenienti dall’Asia.
Fin qui la notizia sarebbe banale, solo che il tempo riferita a questa immigrazione risale a milioni di anni fa ed a farla non è stato l’essere umano, non ancora apparso nella scala dell’evoluzione, ma un dinosauro, in particolare, il re dei dinosauri: il Tyrannosaurus Rex.
A dare la notizia, che aspetta ulteriori conferme scientifiche, è un team di paleontologi dell’università di Edimburgo, in Scozia.
Ancora oggi, in effetti, del T.rex non si ha un albero genealogico definito. Si conoscono 28 specie di T.rex e da qui si è tentato di crearne la discendenza (vedi immagine seguente).
Si pensa che i progenitori del nostro dinosauro vivessero nel supercontinente Pangea e, all’incirca 200 milioni di anni fa, quando il supercontinente incominciò a dividersi, le diverse specie rimasero confinate nei nuovi continenti appena formatisi dalla disgregazione della Pangea, differenziandosi l’una dall’altra.
Circa 67 milioni di anni fa, sempre secondo gli studi dei paleontologi, avvenne un ulteriore “rimescolamento” geologico che creò un ponte terrestre tra Nord America ed Asia permettendo, quindi, ai T.rex asiatici di emigrare.
L’analisi degli scheletri dei dinosauri ritrovati in Nord America ed Asia avrebbe dato come risultato molte significative rassomiglianze a conferma della tesi di questa immigrazione.