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Dopo i ripetuti rinvii, dovuti  a   condizioni  atmosferiche avverse, la NASA nei  giorni  scorsi è riuscita ad inviare nello spazio la navicella Orion senza equipaggio.

Si trattava di un test per collaudare il nuovo  veicolo  spaziale che, riprendendo il programma di  esplorazione planetaria con equipaggio, porterà in un futuro prossimo l’uomo su  Marte.

Per il momento, accontentandoci  dei  dati  che le sonde marziane inviano ai  centri  di  raccolta terrestri, il “pianeta rosso” riserva ancora delle sorprese per gli  scienziati e stuzzicano la fantasia del pubblico in generale.

Come la foto ad inizio  articolo che, pur sembrando una torta mal riuscita, ha come soggetto una strana struttura geologica presente sulla superficie di Marte : l’immagine, rilasciata dall’Ente spaziale americano il 3 dicembre scorso,  è stata realizzata dall’HiRISE uno degli  strumenti ottici  a bordo  del Mars Reconnaissance Orbiter (sonda inviata verso  Marte il 12 agosto  del 2005).

Per gli  astronomi del Jet Propulsion Laboratory della NASA ( Pasadena, in California), l’ipotesi  è che  tale struttura sia stata creata da un fenomeno  di  vulcanismo in cui la lava, scivolando  sotto il terreno  e spingendolo  verso  l’alto, ha giocato un ruolo  di modellazione della superficie.

Anche Curiosity, il rover della NASA in missione su  Marte, ha forniti nuovi  spunti per definire la conformazione del pianeta in passato: il Gale Crater  posto a sud della pianura Elysium Planitia, con un diametro  di 154 chilometri e un’età stimata attorno  ai 3,6 miliardi  di  anni, avrebbe ospitato in passato un enorme lago.

Gli scienziati hanno  scoperto attraverso i  dati  forniti  da Curiosity, che il cratere conteneva delle rocce di  arenaria le quali furono trasportate da torrenti  che andavano  a riempire il lago  al centro   del  cratere. Inoltre, oltre a queste rocce, proprio nel  fondo  si sono  riscontrati strati  di  fango indurito  tipico a quelli  che si  depositano  nell’incavo dei  laghi terrestri.

A questo punto, grazie alla presenza di  acqua nel passato geologico  di  Marte, è naturale pensare che il pianeta abbia ospitato  forme di  vita microbica.

Tutti gli  scienziati  sono concordi  nel  dire che, in ogni  caso, Marte riserverà ancora molte sorprese prima che l’uomo possa sbarcare sulla sua superficie.

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