Non è “l’isola che non c’è”, quanto piuttosto l’isola magica quella che gli scienziati hanno chiamato per definire la loro ultima scoperta effettuata su Titano, la luna più grande di Saturno.
In pratica si tratta di “punti luminosi” posti nel Ligeia Mare scoperti dalla sonda Cassini nel 2013: gli scienziati hanno pensato ad essi come “iceberg” galleggianti in un mare di metano, oppure bolle causate da fenomeni fisici come il riscaldamento.
I risultati di questi studi sono stati recentemente pubblicati in un articolo sulla rivista Nature Geoscience: in esso il team di ricercatori della Cornell University di New York avanzano l’ipotesi che i laghi di Titano, al pari di quelli terrestri, possono mutare in base ad un fenomeno stagionale come quello estivo della Terra.
Le similitudini tra Titano ed il nostro pianeta si fermano solo a questo fenomeno: sulla luna di saturno la vita è impossibile in quanto la temperatura media è di – 183°C
Titano, comunque, è l’unico corpo nel sistema solare (oltre ovviamente la Terra) a presentare laghi, fiumi e piccoli mari ed è ipotizzabile che l’umidità e il calore che sale da queste superfici liquide possano causare cicloni tropicali del tutto simili agli uragani terrestri.