Sistemi planetari creati per gioco

Schermata di  Super Planet Crash
Schermata di Super Planet Crash

 

Se siamo abituati a pensare agli  astrofisici  come persone con la testa “tra le stelle” e poco inclini a rilassarsi  con un videogame, ebbene sbagliamo.

È bastato che l’astronomo italiano Stefano  Meschiari venisse l’idea per la creazione di un browser game finalizzato per soddisfare l’aspetto ludico  dei  suoi  colleghi.

Il nome del game non poteva  che essere  Super Planet Crash ma, nonostante il titolo  che richiama  tragedie interstellari, lo  scopo  del gioco  è quello  di  creare sistemi planetari partendo  da uno minimale (una stella ed un pianeta) ed aggiungendo  via via altri pianeti fino  ad un massimo  di  dodici.

Più il numero  dei pianeti  aumenta, e maggiore e la loro massa, più aumenta il punteggio. Se tale sistema resiste per 500 anni,  senza che impatti o altre disgrazie cosmiche intervengono a modificarne l’armonia, il punteggio  entrerà in una speciale classifica e il sistema condiviso  sui  social  network.

Sembra che Super Planet Crash abbia già conquistato l’interesse di migliaia di  astrofisici, ma anche di  semplice appassionati  ai  videogames,  fino ad arrivare alla creazione di  ben sette milioni  di sistemi  planetari.

L’universo  reale è infinitamente vasto,  quello  virtuale sembrerebbe volerlo imitare nella vastità.

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