Tra un mese si apriranno i Giochi della XXXI Olimpiade in Brasile e la preoccupazione per la salute degli atleti ospitati si apre di un nuovo capitolo.
Infatti, dopo l’allarme per il virus Zika, a guastare il sonno degli organizzatori è la scoperta di un super-batterio nelle acque della baia di di Guanabara (stato di Rio de Janeiro) dove si svolgeranno le regate olimpiche.
Questi super-batteri, quindi resistenti ai farmaci, sono dovuti alle acque reflue provenienti da diversi ospedali locali riversate poi nelle acque costiere denunciando, tra l’altro, l’inadeguatezza dei depuratori.
Da parte loro gli amministratori della città di Rio de Janeiro si difendono dicendo che il cinquanta per cento delle acque reflue sono trattate (nel 2009 lo erano solo per l’11%) minimizzando i rischi per le infezioni a cui possono incorrere gli atleti.
In ogni caso le autorità olimpiche internazionali non hanno avanzato nessuna proposta di spostare le regate in acque più salubri.