I maschi sono sfavoriti dal cambiamento climatico

"Walking in the rain"
“Walking in the rain”

 

Il cambiamento  climatico non ha solo l’effetto  su  ciò che è visibile nelle estreme variabilità dei  fenomeni  meteorologici,  ma anche su quello che riguarda più strettamente la riproduzione umana.

Nello specifico, uno  studio  giapponese, ha riferito  che i  feti  di  sesso  maschile sono più vulnerabili  agli  effetti  del  cambiamento  climatico.

Lo studio, che parte da dati rilevati  sino dal 1970, ha correlato fluttuazioni di  temperatura con un aumento delle morti  di  feti maschili  rispetto  a quelli femminili.

Altri ricercatori,  senza voler contraddire il risultato  dello studio, evidenziano  che altri  fattori, come inquinamento e tossine presenti  nell’ambiente, possono influenzare il rapporto  tra neonati  maschi  e femmine.

Il motivo per cui i feti  maschili  sono più sensibili al  cambiamento  climatico non è stato  ancora chiarito: per  il professor Misao  Fukuda della M&K Health Institute di  Ako, una potenziale risposta potrebbe essere nel  fatto  che i  feti maschili  sono più sensibili  ad effetti  di  stress causati  da terremoti (dati in correlazione al  terremoto  e tsunami  del 2011) , agenti tossici e, per l’appunto, variazioni  climatiche.

Studi precedenti riguardano un rapporto  del 2008 (pubblicato sulla rivista PNAS) e riferito ad un legame tra temperature più fredde e una diminuzione del  rapporto  maschio – femmina: lo studio  si  riferisce ai paesi  scandinavi  e nel periodo dal  1865 al 1914 (lo  stesso studio dice che ad un aumento  della temperatura corrispondeva ad un aumento del  rapporto).

 

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